MI SOFFERMO
NEL RUMORE
DI QUEL BATTITO IMMORTALE
MI DISSETO
NELLA QUIETE
DI UNA FONTE
CHE SI INCARNA
NELL'OCCHIO INNAMORATO
DELL'ULTIMA DIVINITA'
CELATA NEL MISTERO
DI UN MIRACOLO
CHE BAGNA LA NATURA
BENEVOLA MATRIGNA
MI PROIETTO
STORDITO
NELL'ARDORE
DI UN FUOCO
LA CUI FIAMMA
SI DISPERDE
IN QUEL SENTIMENTO
CHE SI RICICLA
NEL GRIDO TORMENTATO
DI UNA CASCATA
CHE SI GETTA
NEL SUO LETTO
CONTO I RAGGI
DI SPERANZA
CHE NASCONO E MUOIONO
NEI BAGLIORI
DI UN ARCOBALENO
DOPO UNA TEMPESTA
DI PENSIERI
CHE SEDUCONO
IL SILENZIO
DI UNA LACRIMA
CHE SI SPANDE
DISPERDENDOSI
NELL'ARGENTO
DI UN SOGNO CHE VIENE
DA LONTANO
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