recensione


“K. Dove il destino non muore” è l’ultima pregevole fatica della scrittrice Elisabetta Cametti, edito dalla casa editrice Cairo, costa al pubblico euro 18,90.
Questa nuova avventura è il terzo capitolo di una saga assai appassionante e coinvolgente, in grado di suscitare nei lettori più avvezzi sensazioni ed emozioni, capaci di creare un pathos sopraffino. Quindi merita di essere letto, apprezzato, ma soprattutto vissuto con il cuore e con la mente!
La storia prende il via nel momento in cui la meravigliosa Katherine Sinclaire, affascinante manager dell’editoria, viene coinvolta, non per sua espressa volontà, nell’ennesimo “gustoso” intrigo archeologico. La causa scatenante di questa nuova avventura si può dire che nasca dalla superficialità di un guardiano dei Musei nazionali delle residenze napoleoniche. Il quale è in possesso di un prestigioso reperto di Napoleone Bonaparte, che, neanche a farlo apposta, ingolosisce i sicari di una fantomatica e misteriosa organizzazione di sicari. L’uomo, nella sua più folle lucidità, è ben consapevole di essere preda di questa organizzazione, ma è alquanto determinato a non  farsi prendere vivo dai sicari a lui destinati.
È sarà proprio la nostra simpatica eroina, che lo stesso guardiano ha conosciuto da bambina e ha visto crescere, a diventare involontariamente la depositaria del medesimo tesoro. Peccato, però, che Katherine ne sia all’oscuro!
E questa sua ignoranza indotta sarà per lei fonte di grossi guai, di avventure mozzafiato e di intrighi conturbanti, che faranno in modo di rapire gli stessi lettori, che berranno questo romanzo tutto d’un sorso. 
La donna, nel frattempo, si trova nella capitale italiana, impegnata in un gremito auditorium, dove deve presentare al suo pubblico il suo ultimo successo editoriale.
Certamente non immagina neppure lontanamente che, quando da piccola aveva trascorso alcuni giorni di vacanza sull’Isola d’Elba, già famoso luogo d’esilio del “borioso” Bonaparte, era stata designata in qualità di unica e sola custode di una scoperta che l’imperatore francese fece durante la campagna d’Egitto.
Dunque l’impavida Sinclaire dovrà addirittura vedersela con due società segrete internazionali, che avranno il loro campo d’azione nell’ombra dei secoli.
La prima società segreta sarà così costituita dallo stesso Napoleone con il fine di tutelare fino in fondo l’integrità medesima delle sue innumerevoli scoperte archeologiche, frutto delle sue avvincenti campagne belliche.
Mentre la seconda sarà assai più potente,un’ organizzazione internazionale capace di attentare alla sicurezza di Stati sovrani.
All’ impavida protagonista non resterà che una sola opzione per la completa riuscita di questo gioco al massacro; dovrà trovare quella chiave di lettura sempre in bilico tra” il tutto e il nulla”, tentando di risolvere un antico e difficile enigma.
Tutto ciò la porterà a dimenarsi in un’ampollosa e ridondante battaglia, sempre al limite di quella sottile linea di demarcazione,  che divide in modo alquanto approssimativo il passato dallo stesso presente.
Questo è un romanzo senz’altro accattivante, che ti prende e ti scuote, catapultandoti in una dimensione di follia collettiva, dove presente e passato si mischiano all’inverosimile; dove realtà ed irrealtà vanno a braccetto, trascinandoti in un vortice di forti emozioni il più delle volte contrastanti tra loro. Grazie ai suoi fini meccanismi, di una precisione quasi maniacale, questo testo si presenta ben strutturato e concepito, una perfetta “ macchina” i cui personaggi diventano ingranaggi insostituibili.
Elisabetta Cametti ha pubblicato “ I guardiani della storia”, primo romanzo della serie K e suo thriller d’esordio, Bestseller nell’anno 2013. Nell’anno 2014 il primo titolo ha avuto un seguito, sempre di grande successo, “Nel mare del tempo”.
La scrittrice è anche conosciuta nell’ambiente come “ signora del thriller italiano” e la sua Katherine Sinclaire viene anche considerata dagli addetti ai lavori come l’effettivo alter ego in gonnella di Robert Langdon, celebre protagonista dei romanzi di Dan Brown.
Elisabetta Cametti è anche una nota ed apprezzata opinionista TV; collabora anche con il settimanale “ Nuovo”, firmando una rubrica dal titolo “Giallo e nero” .





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