“A
Bocce Ferme” è l’ennesima fatica letteraria dello scrittore Marco Malvaldi … è
edito dalla Casa Editrice Sellerio, prezzo al pubblico euro 14.00.
Questo
romanzo presenta una struttura narrativa alquanto interessante, dal mio modesto
punto di vista, in quanto la stessa intera narrazione si regge con grande
maestria su un cosiddetto “COLD CASE”, ossia un giallo irrisolto appartenente
ad un passato ingombrante.
A Bocce Ferme vede come protagonisti
assoluti dell’intera ed intricata faccenda un gruppo di intraprendenti
vecchietti “tutto pepe” che si autoproclamano simpaticamente detective ad
honorem! E la loro indagine si può dire che parte dalla lettura di un
testamento appartenente ad un tal Alberto Corradi all’anagrafe, un piccolo
imprenditore all’apparenza senza macchia, puro come l’indole di un bimbo appena
svezzato! Alle sue ultime volontà il manager ha aggiunto, a sorpresa, un fatto
assai terribile che però ha avuto luogo quarant’anni prima: ebbene sì è stato
proprio lui ad uccidere il povero padre Camillo, dal quale poi lo stesso
avrebbe ereditato la medesima azienda di famiglia … Da allora questa
scelleratezza è dunque rimasta senza colpevole!
Quando
il notaio rende l’intera situazione pubblica … le cose vanno così ad
ingarbugliarsi ulteriormente, perché il vicequestore Alice Martelli notifica al
giudice l’inaspettata rivelazione. Il quale giudice poi, nella sua piena
titolarità dell’ esercizio della giustizia, decide quindi di bloccare la
successione. Va da sé che essendo, infatti, il defunto Alberto Corradi un
assassino reo confesso … perde di fatto l’intera eredità e con lui, gioco
forza, anche i suoi stessi discendenti, fattispecie il figlio Matteo, un
politico rampante e di dubbia moralità!
Un attento e curioso lettore a questo
punto della storia potrebbe giustamente domandarsi che cosa possano mai
centrare questo gruppo di vecchietti, divertenti cialtroni e perdi giorno … la
curiosità è presto soddisfatta! Gli arzilli detective ricordano perfettamente
quel vecchio e tortuoso caso, targato anni settanta, e cosa ancora più
importante hanno anche una visione globale e particolareggiata dell’intricata
psicologia della vittima. Il povero Camillo tanto povero non era! Era infatti
un individuo alquanto odioso e prepotente … autoritario in famiglia e sul posto
di lavoro. All’epoca dei fatti si era perfino sospettato e fermato, come autore
dell’assassinio, un noto sindacalista del luogo … un tale Carmine Bonci, poi
completamente prosciolto per una chiara e certificata mancanza di prove
indiziarie soddisfacenti e rispondenti alla dinamica dell’accaduto.
Certamente
Pilade … boss di quell’allegra tribù brizzolata … non avrebbe mai potuto
pensare che quell’Alberto Corradi, all’epoca della vicenda uno sbarbatello,
senza arte né parte, di appena vent’anni, avesse potuto, a sangue freddo e con
una certa disinvoltura, uccidere il suo stesso padre per motivi di mero
opportunismo. Ma a volte la realtà supera di gran lunga la fantasia!
Insomma chi avrebbe potuto,
quarant’anni dopo, avere quella giusta verve
e sfrontatezza per dipanare una volta per tutte questo mistero? Senz’altro
Pilade e i suoi fedeli compagni una BarLume, gestito dall’amico Massimo” in una
piccola e virtuale stazione di polizia assai casereccia e godereccia … e tra un
palloncino di buon vino ed un invitante pane e salame … hanno un’altra volta fatto centro!
Non
bisogna, a mio avviso, lasciarsi scappare la ghiotta opportunità di leggere
questo piccolo capolavoro del divertente Marco Malvaldi … in quanto per la
prima volta l’autore teletrasporta l’allegra combriccola in un momento storico
nel quale gli stessi vecchietti sono decisamente più giovani, più scattanti e
per questa ragione anche, oserei dire, più motivati! E non dimentichiamoci che
in quest’epoca del passato dove sono stati catapultati … con gran artifizio di
stile … il loro ritrovo, la loro seconda casa, ossia il BarLume, non esiste
ancora, in quanto sarà una romantica costante della loro esistenza a partire
dalla loro comprovata maturità di persone!
L’autore toscano laureato in chimica ha
così saputo offrire al suo affezionato pubblico un racconto ben calibrato e
strutturato, una vicenda narrativa piena di ritmo e di inattesi colpi di scena.
La sua saga di questi simpatici e vivaci vecchietti inizia nel 2007 con la
pubblicazione del suo primo romanzo dal titolo “La Briscola in Cinque”. Da
questa imperdibile saga letteraria ha preso anche ispirazione “I Delitti del BarLume” … una popolarissima
fiction televisiva di SKY.
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