:: Nuno di niente di Roberto Morgese (Piemme 2018) a cura di Marcello Caccialanza
31 luglio 2018
L’ultimo libro di Roberto Morgese: “Nuno di niente”, edito dalla casa editrice Piemme, costo al pubblico euro 15, è una deliziosa favoletta moderna adatta, non solo ad un pubblico più giovane, ma anche a lettori più navigati e smaliziati.
Si può definire una sorta di parabola ecologista che strizza anche l’occhio alla onerosa tematica della povertà più conclamata in un Brasile multi facce!
Nuno è un ragazzino, già provato dalla cattiveria della vita, cresce in una discarica alle porte di Rio De Janeiro, dove per sopravvivere cerca tra i rifiuti stessi la sua sussistenza: dal cibo, agli oggetti per arredare la casa e alle cose da rivendere.
Ma un giorno, come in una specie di miracolo, trova uno strano pacco che lo incuriosisce non poco, cosa ancora più strana che insieme a quel pacco vi è pure un biglietto, il messaggio di Marianna, una ragazzina dei quartieri benestanti. Così per gioco Nuno le scrive una lettera e da quel momento tra i due nascerà una meravigliosa amicizia per corrispondenza.
Un piccolo romanzo ben scritto e costruito, mai banale o mieloso, piace perché nella sua disarmante semplicità regala forti emozioni che sanno traghettare lo stesso lettore in una serie di riflessioni che anche al solleone dovrebbero essere fatte! L’autore usa in modo pregevole carta e penna, perché in una tematica così di grande attualità, facile sarebbe scivolare nella più bieca piangeria o nella più falsa ipocrisia di modo!
Ma Roberto Morgese con grande classe e savoir faire riesce brillantemente ad uscire da questo émpasse offrendo alla stessa opinione pubblica un libro che merita di essere letto e riletto!
Roberto Morgese è nato a Milano, ed è insegnante di scuola elementare e formatore per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca. Scrive da anni per bambini e ragazzi, e questo è il suo primo romanzo per Il Battello a Vapore, con cui ha vinto l’omonimo premio nel 2017.
Si può definire una sorta di parabola ecologista che strizza anche l’occhio alla onerosa tematica della povertà più conclamata in un Brasile multi facce!
Nuno è un ragazzino, già provato dalla cattiveria della vita, cresce in una discarica alle porte di Rio De Janeiro, dove per sopravvivere cerca tra i rifiuti stessi la sua sussistenza: dal cibo, agli oggetti per arredare la casa e alle cose da rivendere.
Ma un giorno, come in una specie di miracolo, trova uno strano pacco che lo incuriosisce non poco, cosa ancora più strana che insieme a quel pacco vi è pure un biglietto, il messaggio di Marianna, una ragazzina dei quartieri benestanti. Così per gioco Nuno le scrive una lettera e da quel momento tra i due nascerà una meravigliosa amicizia per corrispondenza.
Un piccolo romanzo ben scritto e costruito, mai banale o mieloso, piace perché nella sua disarmante semplicità regala forti emozioni che sanno traghettare lo stesso lettore in una serie di riflessioni che anche al solleone dovrebbero essere fatte! L’autore usa in modo pregevole carta e penna, perché in una tematica così di grande attualità, facile sarebbe scivolare nella più bieca piangeria o nella più falsa ipocrisia di modo!
Ma Roberto Morgese con grande classe e savoir faire riesce brillantemente ad uscire da questo émpasse offrendo alla stessa opinione pubblica un libro che merita di essere letto e riletto!
Roberto Morgese è nato a Milano, ed è insegnante di scuola elementare e formatore per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Milano-Bicocca. Scrive da anni per bambini e ragazzi, e questo è il suo primo romanzo per Il Battello a Vapore, con cui ha vinto l’omonimo premio nel 2017.
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