Nell’ultima fatica letteraria di Jeffery
Deaver dal titolo” Il gioco del mai”, avvincente romanzo edito dalla Rizzoli, è
il personaggio di Colter Shaw, uomo solitario, tenace e capace di fiutare il
minimo indizio … il fulcro dell’intera narrazione. Una narrazione ben
congegnata e ben scritta, dove la dovizia di particolari diviene vera e propria
maestria dell’autore stesso. Un racconto ad ampio respiro che ti conquista fin
dalla prima pagina, perché ti incuriosisce, ti prende e ti cattura fino alla risoluzione
finale della vicenda in questione.
Per guadagnarsi da vivere il nostro
protagonista fa il cacciatore di persone scomparse e a bordo del suo furgone
gira gli Stati Uniti in lungo e largo. Ad un certo punto del suo viaggio,
l’uomo viene letteralmente allettato dalla promessa di una sostanziosa
ricompensa, pari a dieci mila dollari, offerta dal padre di una ragazza
scomparsa.
Quindi senza neppure rifletterci Colter
Shaw si reca di gran carriera in California … nella Silicon Valley, conosciuta
come il tempio della tecnologia. La ragazza in questione è una giovane di
diciannove anni il cui nome è Sophie Mulliner.
Il cacciatore di persone scomparse comincia
così a svolgere il suo lavoro e perciò interroga le persone più vicine alla
giovane, partendo proprio dal padre. Ed è proprio dopo la conversazione avuta
con l’uomo che Colter intuisce che non si tratta di una sparizione volontaria.
Con molta probabilità la povera Sophie è stata sequestrata. Ma chi il mandante?
E quale il motivo di tale gesto?
La faccenda va sempre più complicandosi
nel momento in cui alla sparizione della diciannovenne seguono altre
inquietanti scomparse.
A quanto pare esiste una sorta di
rapitore seriale che ha la malsana idea di ricreare nella vita reale situazioni
emozionali e adrenaliniche di un videogame che si chiama “l’uomo che sussurra”.
Lo squallido gioco consiste
nell’abbandonare il malcapitato di turno in un luogo sperduto con cinque
oggetti. Questi non sono altro che gli strumenti che la stessa vittima ha
dunque a disposizione per cercare di fuggire o per morire con dignità.
Mister Shaw a questo punto cerca di
rintracciare ad ogni costo Sophie e mentre la storia si fa sempre più
incalzante ed appassionante si scopre che il nostro stesso eroe nasconde nella
vita un intimo segreto che lo ha condotto in California.
Con un ritmo serrato e quasi
claustrofobico imbevuto di una suspense al cardiopalma, il lettore medesimo
viene coinvolto in una specie di indagine parallela … dai risvolti
sorprendenti, che non ti aspetteresti mai, in quanto diabolicamente fuori dagli
schemi ordinari.
Jefferey Deaver è senz’altro nel momento
storico in atto uno degli scrittori americani più di successo e più
rappresentativo, è diventato anche famoso grazie all’opera “ Il collezionista
di ossa”, fantastico thriller, da cui è stato tratto il memorabile
film con Denzel Washington.
Con il suo “Il gioco dei mai” l’autore
punta dunque su un nuovo personaggio, un investigatore nuovo di zecca.
Deaver nel tracciare il profilo di
Colter Shaw si può dire che abbia insistito sulla sua solitudine fisica ed
intima ed ancora su quella voglia pazza di giustizia mascherata da un misto di
cinismo e di mistero che non mancherà certo di affascinare il pubblico stesso.
È molto probabile che questo romanzo sia
il primo di una prolifica serie letteraria che a sua volta forse sarà fonte di
ispirazione per pellicole di successo.
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