Complicato
Sono silenzio
In un marasma di suoni urlati,
che stordiscono quei mille pensieri assordanti …
che vanno dolcemente assomigliando a fili sottili
in ragnatela di malinconia,
dissolta in eventi dissacranti.
Mi vesto, se pur nudo
Di vana felicità,
che odora di vento
e mi infrango
nel nulla;
precipitando nel vortice irreale
di avida tempesta di fuoco.
Rapito, sedotto
E abbandonato dal sogno
Di una fatua chimera,
mi rotolo, ingenuo,
nel fango
di un ultimo frammento
di quel ROMANTICISMO negato.
Affogo in accecanti lampi
Di una solitudine perversa,
boccheggiando, impaurito,
in spaventosi tuoni
di mezze verità.
Mi guardo allo specchio:
sono io il NEMICO
di me stesso!
E allora crollo
In dolce pioggia
Di me!
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