SINOSSI
DIETRO LA PORTA DELL’ ILLUSIONE è una raccolta di poesie silenziose e di racconti periferici che insieme vogliono regalare al lettore una sorta di viaggio metafisico all’interno dell’animo umano.
Animo umano che appare come un labirinto tortuoso dove addentrasi diviene quasi una follia, perché qui si cela l’inganno … la fragilità umana!
Fragilità che si traduce in un oblio primordiale che nella sua sfera più segreta si traduce in un canto appassionato che sfida ogni dogma convenzionale per poter finalmente anelare all’infinito.
E chi può compiere dunque questo viaggio? Il poeta … una specie di burattino – veggente che si annulla nell’indecifrabilità di quel respiro compassionevole che si forgia nella forza di un vento amico, antico e fedele corteggiatore!



PREGHIERA NELLA NOTTE

Spergiuro azzardato
di stelle in frantumi,
che
deridono, a muso duro,
questa mia angoscia di metallo.

Urla silenziosamente involontarie
di lacrime amare
straziano
l'orizzonte spento
di questo mio sguardo,
così assente,
che cerca ingenuamente
l'eldorado smarrito
di un bacio,
che tarda ad arrivare.

Solitudine morbosa
di una vita,
che non è vita,
uccide un sorriso
sulla bocca del nulla.

Felicità mai nata,
per paura
di compromettersi
con la lungimiranza
di una dolce vendetta …
da gustarsi,
tutta di un fiato,
nei tuoi occhi
di cielo in tempesta.

Barcollo,
scioccamente ossessionato
da quell'angelo senza ali
e
mi immergo, distrutto,
in questo mio cuore bacato,
stoicamente deciso
a ricusare l'amore,
nella più squallida speranza
di essere graziato
da quella folle danza,
senza più mordente; senza più ritmo
di un cervello,
in esplosione di ammiccanti suggestioni.

Oh anima incatenata,
spezza, con veemenza,
questo giogo arrugginito,
che sempre vincola, a malinconiche menzogne,
questo mio corpo,
corrotto e corroso
da quel tradimento
lungo un'eternità:
una morte annunciata!
Oh anima pallida
tuffati per favore,
con prepotenza d'intenti,
nel desiderio più assurdo
di un caldo respiro,
che accarezzi barbaramente,
con disinvolta frenesia d'arte,
questi miei sensi addormentati,
in costante ricerca
di una verità a due voci.



LA VITA …

La vita è come un inaspettato puzzle. Ti affanni a ricomporlo per poi accorgerti, all'improvviso, che ne hai smarrito un pezzo. Ti danni l'anima a cercarlo, ma stenti a trovarlo. E  allora, nel sudore dei tuoi mille dubbi e delle tue cento perplessità, ti accorgi che non ci sei e su di te aleggia sempre più il fantasma di quel maledetto tassello mancante.



LA GENTE …

La gente si veste di buonismo e si nutre di ipocrisia. Ti sorride, ammicca, strizzandoti l'occhio. Con la destra ti stringe la mano e con la sinistra ti pugnala alle spalle! Perciò sono sceso dal mondo! E dallo spioncino osservo la falsità dilagare.



PERCEZIONE DI SE’

Mi sono trovato nell'oblio di una preghiera dimenticata e ho cercato, a più riprese, di percepire la luce di una stella; di respirare il pallore della luna; di commuovermi fino alle lacrime d'innanzi a quel tenero bacio sotto un salice piangente. Mi sono dannatamente impegnato a tradurre il tutto in versi silenziosi, per riscoprirmi finalmente vivo. Eppure quel senso di malinconia cosmica mi assale e succhia ogni centimetro di questa mia linfa vitale. Che fare?
Rotolare senza meta "al confine del mare...alle porte del sole", per sperare invano di ricongiungersi all'infinito.



SOLE NERO



Vortice indemoniato
di neri presagi;
crisalidi impazzite
soffocano, beffarde,
quella flebile voce,
spettinata dal vento,
che,
immersa in claustrofobica malinconia,
va lentamente scemando
in quel macabro girotondo
di coltelli affilati,
che sezionano impietosamente
quell'anima in delirio,
dove una luce soffusa,
quasi spenta
in un sorriso di plastica,
si spende inutilmente
nel velluto usurato
di un grido ossessivo,
che attanaglia,
incauto,
quel piccolo cuore di pezza,
che cerca
quel pulsante rosso,
per riaccendere con dolcezza
la magia di una vita.



AUTUNNO DENTRO


Cadono le foglie
nell'autunno
di una melodia strana,
che urla
silenzi assordanti,
che ti fanno compagnia.
Mentre una farfalla,
sul viale del tramonto,
muore,
sbattendo le sue fragili ali,
sporcate dal fango,
contro quel cuore
indurito dal tempo.


Brandelli di vita,
sprecati
in quel barattolo arrugginito
di illusioni compresse,
galleggiano, inconsapevoli,
nell'affanno
di un respiro obbligato,
che si tinge
di paura di vivere.



SAREBBE BELLO ….


Sarebbe bello immergersi in una silenziosa bolla di ovatta. Chiudere gli occhi stanchi al mondo circostante e sentire, a pelle, la danza liberatoria del tuo respiro, che solletica un cuore ancora gonfio di grappoli d'amore. Sarebbe bello correre in un arcobaleno di sogni proibiti, dove tu sei tu, senza trucchi e senza inganni. Ed uccidere finalmente l'infame fantasma della tua vanità. Sarebbe bello correre, correre lontano, inseguendo quel vento che ti conduce "alle porte del sole...ai confini del mondo", dove un angelo vestito a festa ti regala quel bacio di fragola lungo un'eternità.
Sarebbe bello; ma poi ti svegli più triste che mai!





RUVIDI RICORDI

Fiocco azzurro,fiocco rosa,
risate in quella stanza, che recitava
un Miracolo destinato ad infrangersi
contro la parete di un’anima in colpa.
Una bambola sdraiata in un lettino di rose
e quel trenino correva incredulo nella
Valle della Gioia.
Quella mano sulla chioma riccioluta,
quel viso sulle ginocchia:
il Sole prima del Temporale!

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