UNA STANZA
SENZA TEMPO
SENZA SPAZIO
UN CUORE
CHE PIANGE
LACRIME
COME COLTELLI
DUE MANI SOTTILI
E
TREMANTI
ACCAREZZANO
CON PUDORE
TASTI NERI
E
TASTI BIANCHI
IN UN'ESTASI
DI NOTE
CHE IMPAZZANO
NELL'ARIA
LO SGUARDO ASSENTE
IN UNA MUSICA
SPENTA
UNA MUSICA
CHE NON SA PIU'
AMARE LA VITA
LO SPARTITO
E' AMMUFFITO
NELLA NOIA
DI GIORNI FUTILI
RAPITI
IN UN RITORNELLO
SEMPRE
COSI' MALEDETTAMENTE
UGUALE
IL TEMPO
DEL CONCERTO
HA ORMAI CEDUTO
IL PASSO
AD UN TRISTE
ASSOLO
CHE SI ASSOPISCE
NELLA STANCHEZZA
DI QUELLE MANI
FRAGILI
E LUI
IL GIOVANE PIANISTA
HA STRAPPATO
IL SUO FRAC
E CON UN MARTELLO
HA PREPARATO
IL SUO REQUIEM...
Commenti
Posta un commento