LA PORTA SBATTUTA

LEI ERA LA'
SDRAIATA IN QUEL LETTO
ANCORA SFATTO
PALLIDA IN VOLTO
I SUOI OCCHI
GONFI 
IN UN OCEANO DI LACRIME
PERDUTE
ACCAREZZAVANO QUELLE GOTE
D'ALABASTRO
LEI ERA LA'
CAPELLI ARRUFFATI
E RIMMEL
CHE COLAVA
E LA SUA VESTAGLIA
DI SETA NERA
ERA STRAPPATA SUL DAVANTI

IO LA VEDEVO AVVOLTA
NELLA SUA PIU' PROFONDA
MALINCONIA
STRINGERE TRA LE SUE ESILI MANI
QUELLA BOTTIGLIA
DONO DEL PERFIDO BACCO

LEI ERA LA'
E LA SUA FANTASIA
COME UNA BIMBA A PIEDI NUDI
IN UN PRATO DI GIRASOLI
VAGAVA NEL RICORDO
DI UN AMORE PASSATO
QUANDO FELICE
NELL'ANIMO
UN BACIO GALEOTTO
LA CONSUMAVA
SOTTO UN PORTONE
DI ROSE ROSSE


MENTRE LUI
BASTARDO PIU' CHE MAI
PORTANDO LO SGUARDO 
VERSO IL BASSO
SI ALLONTANAVA IN SILENZIO
DA QUELL'INFERNO
SBATTENDO LA PORTA DIETRO DI SE'...




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