“le ragazze non devono parlare” è l’ultima fatica
letteraria di un’assai apprezzata Mary Higgins Clark. Un libro piacevole da
leggersi!
La storia prende forma nel momento in cui la
protagonista, una reporter d’assalto, all’anagrafe Gina Kane riceve una
misteriosa email, nella quale si accusa REL News, un network tra i più quotati in
un’America bigotta e ruffiana di una torbida storia di ricatto sessuale, lei capisce subito di dover prendersi carico di
questo spiacevole fattaccio.
A spedirle questa mail è una giovane ex dipendente della
stessa rete televisiva americana, tale Cathy Ryan, la quale sostiene di aver
subito abusi sessuali da uno dei suoi superiori e sembrerebbe non essere stata
l’unica.
Gina purtroppo non riuscirà mai ad
incontrare Cathy, che guarda caso proprio poche settimane dopo la sua
drammatica confessione, rimane vittima di un tragico incidente.
L’ istinto infallibile della nostra amica Gina
kane, però, le dirà che questa torbida storia di sesso e di potere coniugato al
maschile non è altro che la punta di un
gigantesco iceberg.
Per la celebre emittente televisiva è un
momento assai delicato non ci si può di certo muovere come un elefante in un
negozio di cristalli: l’azienda ha infatti avviato le procedure atte ad
ottenere la quotazione in borsa e non può certamente aver il lusso di
permettersi alcuno scandalo gratuito.
Così i vertici di REL spaventati
a morte da tutto quell’inaspettato pandemonio affidano al loro avvocato,
Michael Carter, l’ingrato compito di dipanare l’intricata matassa, offrendo in
modo volgare e grossolano alle povere vittime un risarcimento in denaro in
cambio del loro inevitabile silenzio.
Man mano che però vengono alla luce nuovi
fatti ed emergono nuove accuse, i maldestri tentativi di impedire che questa
storia venga finalmente a galla si dimostrano vani in quanto gli stessi devono
fare i conti con la determinazione di Gina … che come una faina non demorde di
scoprire la verità ad ogni costo.
La dubbiosa morte di Cathy era
stata veramente un incidente? Quante altre donne erano coinvolte in quel
patetico gioco al massacro? E chi erano in fin dei conti i veri responsabili?
Nel momento in cui un’altra ex
dipendente di quella sciagurata emittente sessista viene trovata senza vita, la
Kane si rende dunque ben conto che qualcuno tra gli intoccabili sta facendo di
tutto per preservare intonsa la reputazione di una sorta di patetico predatore
sessuale.
Contro la sconfinata macchina da guerra partorita
dall’azienda, ci può essere solamente un’arma con cui potersi veramente
difendere: la verità.
L’ultimo romanzo di Mary Higgins
Clark, malauguratamente scomparsa di
recente, è una storia purtroppo quanto mai attuale nell’era del MeToo.
Leggendo
queste pagine scritte con grande intelligenza si può scoprire un romanzo creato a mio avviso con uno stile incalzante,
dove gli stessi personaggi hanno senza ombra di
dubbio un gran carattere e di conseguenza un gran carisma …
personaggi che sono sempre capaci di regalare ai propri lettori un crescendo di
sorprese.
L’autrice
con grande maestria e sensibilità femminile porta a galla, con l’ausilio della
giornalista Gina
Kane, una torbida faccenda
di reiterata violenza, consumata tra le ovattate stanze di una
importante rete televisiva dove, pur di salvare la reputazione di un uomo
di punta e di un’azienda … si è pronti a fare di tutto per chiudere
la bocca a quanti potrebbero avere la facoltà di far emergere tutta quella
sporcizia.
Le vicende vengono
narrate con una velocità che in alcuni punti potrebbe apparire eccessiva ma che
nello stesso tempo ha il dono di offrire un ritmo serrato ed appassionante,
elemento caratteristico per la riuscita di un buon thriller targato Zio Sam.
Nella prima
parte del libro ci viene
presentata una giornalista con gli attributi, il suo obiettivo è certamente ben
chiaro ed è quello di lavorare ad una storia sensazionale che possa sedurre i
lettori e allo stesso tempo che possa permetterle di fare carriera.
Lei vuole uno scoop ad ogni costo, una
storia importante, altisonante che le permetta finalmente di fare il grande
passo che le faccia svoltare la vita … arrivare alla verità su una vicenda
oscura che ha per protagoniste donne come lei, donne che collaborano in un
ambiente molto vicino al suo.
Nella parte
centrale del libro invece l’autrice compie
una sorta di improvvisato e spettacolare volo pindarico che di certo non può
non sfuggire ad un lettore attento e coinvolto.
L’autrice con coscienza e ispirazione
decide di intraprendere una sorta di viaggio quasi intimo alla ricerca di un
ieri esistenziale, dove si va facendo un
salto indietro … per far meglio
comprendere a noi profani di cosa si stia parlando veramente, di quali siano
quei tortuosi meccanismi ai quali la protagonista, la giornalista Gina Kane, si
è avvicinata con caparbietà ed appeal tipicamente femminile, tanto da rischiare
di scottarsi e di fare la fine del topo con il gatto.
E poi come in una favola psichedelica si torna al presente, verso l’epilogo … che
mantiene ritmi molto alti, serrati … ritmi che fanno credere a noi lettori di
esserci risvegliati improvvisamente in un giallo anni sessanta, firmato dal
talentuoso mecenate dell’intramontabile Grace Kelly.
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