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Ralph supermaxieroe

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Ralph supermaxieroe
Titolo originaleThe Greatest American Hero
PaeseStati Uniti d'America
Anno1981-1983
Formatoserie TV
Generecommediasupereroi
Stagioni3
Episodi45
Durata60 min (episodio)
Lingua originaleinglese
Crediti
IdeatoreStephen J. Cannell
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
Prima visione
Dal18 marzo 1981
Al3 febbraio 1983
Rete televisivaABC

Ralph supermaxieroe (The Greatest American Hero) è una serie televisiva prodotta negli Stati Uniti e andata in onda per la prima volta dal 1981 al 1983 sul canale ABC. In Italia fu trasmessa su Canale 5 e in seguito su Italia 1.

Il telefilm è una commedia sui supereroi. La serie è tipica dello stile del produttore Stephen J. Cannell, in cui la trama è secondaria alle relazioni tra i personaggi. Il meccanismo del telefilm è basato sulle difficoltà di un trio di persone comuni nel vivere avventure da supereroe nel mondo reale.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Ralph Henley (e non Hinkley: questo cognome venne scartato in quanto era quello del feritore del presidente Ronald Reagan) è un comune insegnante che riceve dagli extraterrestri un costume speciale dal colore rosso vivo che gli fornisce abilità superumane. Ralph tuttavia, avendo smarrito il manuale di istruzioni fornito con il costume, non riesce ad imparare ad usare il costume correttamente e deve procedere per tentativi, divenendo un supereroe parecchio imbranato. Ad aiutarlo in segreto, nella propria missione al servizio della legge, l'agente dell'FBI Bill Maxwell e la fidanzata, poi moglie, Pam Davidson.

Episodi[modifica | modifica wikitesto]

StagioneEpisodiPrima TV originalePrima TV Italia
Prima stagione91981
Seconda stagione221982
Terza stagione141983

Personaggi e interpreti[modifica | modifica wikitesto]

La parte del protagonista Ralph Henley fu interpretata da William KattBill Maxwell fu interpretato da Robert Culp, e Connie Sellecca interpretò Pam Davidson.

Sigla[modifica | modifica wikitesto]

La sigla iniziale Believe It or Not è cantata da Joey Scarbury. La canzone diventò molto famosa durante il corso della serie. Essa debuttò in classifica nella Top 40 della statunitense Billboard Hot 100 il 9 maggio 1981, raggiungendo la seconda posizione nella settimana dal 15 al 22 agosto, restando in classifica per ben 18 settimane nelle prime quaranta posizioni. Il brano salì anche in vetta alla classifica Record World Chart.

Opere correlate[modifica | modifica wikitesto]

The Greatest American Heroine[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1986 si tentò di rilanciare la serie, ma siccome il protagonista William Katt non volle più interpretare il personaggio, la protagonista divenne Mary Ellen Stuart, affiancata dal resto del cast originale. Nacque così The Greatest American Heroine, venne realizzato un pilot diretto da Tony Mordente e scritto da Babs Greyhosky che però non fu seguito da una stagione televisiva ed il progetto naufragò. Questo episodio lo si può comunque considerare come ultimo capitolo della storia, in cui si assiste ad un ideale passaggio di consegne tra il vecchio protagonista e la nuova eroina.[1]

Il pilot venne trasmesso solo da TV minori e venne presto dimenticato.

La trama vedeva Bill raccontare ad un registratore le avventure vissute con Ralph fino al giorno in cui, durante il salvataggio di una ragazza, Ralph viene visto da tutti e il Presidente degli Stati Uniti d'America lo dichiara "Il più grande eroe americano". La fama e le apparizioni televisive però gli impediscono l'anonimato voluto dagli extraterrestri e anche il rapporto con Pam si deteriora; i due vengono rapiti dagli alieni che dicono a Ralph di dare il costume ad un altro "portatore" per combattere il male. Quando il costume verrà ceduto gli alieni faranno sì che il mondo si dimentichi di Ralph, di Pam, Bill e delle loro imprese.

Dopo alcune ricerche trovano Holly Hathaway, una insegnante elementare, che impersona le caratteristiche di altruismo e bontà richieste dagli alieni. Bill si troverà riluttante a doverle fare da istruttore e poi in coppia con lei affronterà un nuovo caso. Alla fine le sue preoccupazioni sul lavorare con una donna spariscono e comincia il nuovo sodalizio.

Altre opere[modifica | modifica wikitesto]

Editi dalla "Catastrophic Comics", diretta dallo stesso William Katt, nel 2008 furono pubblicati tre albi a fumetti sulla serie The Greatest American Hero ambientati nel 2008.[2]

Una serie di 6 web-episodi con protagonisti un nuovo Ralph, una nuova Pam e un nuovo Bill (affiancati da una cheerleader anch'essa in costume) è stata realizzata nel 2009 e riprende i temi del telefilm.

Nel 2008 era stato annunciato anche un adattamento cinematografico della serie. Rimandato e programmato quindi per il 2013 con la regia di Stephen Herek e la sceneggiatura di Chris Matheson e Ryan Rowe[3][4], del film non si è poi più avuta notizia.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Dal 24.5.2007 lo stemma del costume del protagonista abbinato al nome della serie è un marchio registrato per l'Italia da Paolo Nosari.
  • Della puntata pilota esistono due versioni, in quella considerata l'originale, il gruppo di calvi che insegue e infine uccide l'agente della CIA sono spie russe; nella versione alternativa nel gruppo dei calvi c'è una donna che legge un passo della bibbia prima di uccidere l'agente della CIA; dando questo ad intendere che se nel pilot originale i nemici erano spie russe, nel pilot alternativo i "cattivi" erano una setta religiosa.
  • Sebbene i poteri derivanti dal costume alieno rosso di Ralph fossero alquanto generici, sussistevano ancora alcune similitudini con i poteri di Superman, e la Warner Bros., proprietaria della DC Comics, intentò una causa legale contro la ABC per plagio, ma che alla fine si risolse in un nulla di fatto.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Scheda sul telefilm, Super Eroes lives. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  2. ^ Scheda sulla Catastrophic Comics, Comicbookresources.com. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  3. ^ Annuncio del film di Ralph Supermaxieroe, Terni, Corriere della fantascienza, 13 settembre 2008. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  4. ^ Scheda su Imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 10 dicembre 2011.
  5. ^ NEWMAN, ''Warner Bros. Inc. v. American Broadcasting Co.'' 720 F.2d 231 (2d Cir. 1983), Law.cornell.edu. URL consultato il 18 giugno 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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