La storia di un’amicizia al femminile. “Come l’aria che respiri” di Frances De Pontes Peebles
Come l’aria che respiri, ultima fatica letteraria di Frances De Pontes Peebles, edito da DeAPlaneta nella traduzione di Francesca Mastruzzo, racconta la parabola esistenziale di due ragazzine che appartengono a due mondi apparentemente distanti e inconciliabili, ma di fatto simili, tanto è vero che tra le due nasce una complicità non solo fisica ma soprattutto emotiva.
L’amicizia è alla base di questa narrazione e, come si sa bene, esistono anche legami interpersonali che durano per tutta la vita; possono essere tanto turbolenti quanto indissolubili: come quello che lega Dores a Graca, le due protagoniste indiscusse di Come l’aria che respiri, secondo splendido romanzo della scrittrice brasiliana Frances De Pontes Peebles.
Cornice paesaggistica di questa storia tutta al femminile è la meravigliosa terra brasiliana, così immensa e selvaggia, presentata nel suo stato più primitivo: un ideale sfondo coreografico che si sposa a pieno con l’intera economia della narrazione. Una storia appassionata e appassionante che si svolge nei ruggenti anni Trenta.
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Dores, deliziosa e malinconica ragazzina, è una povera orfanella di circa nove anni, perennemente affamata. Lei, come lavoro, fa la “sguattera” nella maestosa e imponente dimora residenziale di Riacho Doce, complesso abitativo che appartiene da secoli alla potente famiglia Pimentel. I Pimentel sono una dinastia ricca e prestigiosa, che ha maturato la sua fortuna investendo i propri capitali economici nella coltivazione della canna da zucchero, un business comune a quel tempo.
Graca Pimentel è la sola ed unica figlia del proprietario di Riacho Doce. La ragazza è tanto intelligente quanto viziata e fin da piccola cova dentro di sé l’assurda voglia di fuggire da quel piccolo “mondo antico” che percepisce come una sorta di oppressione senza via di uscita. Fin dalla sua più tenera età infatti sognava di lasciare quel nido fatto di orrende consuetudini, per volare finalmente libera nel cielo della vita.
Accomunate da quel forte desiderio di evasione, ma molto diverse tra loro, non solo per condizione sociale, ma anche per sfumature caratteriali, Dores e Graca diventano amiche per la pelle, inseparabili e insaziabili ricercatrici di emozioni al cardiopalma. Questo legame diventa sempre più coinvolgente e importante nel corso degli anni e si cementa ancor maggiormente grazie alla loro passione comune per la musica, che diviene una specie di forte collante per le due ragazze. Anche se questa, in un secondo momento, sarà motivo concreto per mettere in discussione quei valori esistenziali che le avevano nutrite fino ad allora e le avevano condotte in una realtà di reciproca appartenenza e di mutuo soccorso.
Entrambe, prese dal sacro fuoco dell’arte, decidono infatti di intraprendere la carriera musicale; ma si tratta di un percorso tortuoso e pieno di insidie che porterà inevitabilmente le due amiche a un insospettabile scontro diretto e a un’inspiegabile rivalità senza esclusioni di colpi, creando in questo modo grandi dissapori e una dissacrante conflittualità.
È inutile dire che il rapporto rischierà di incrinarsi e di rompersi definitivamente, soprattutto nel momento in cui, a complicare la già precaria situazione, arriveranno le prime esperienze sentimentali. Cosa accadrà dunque alle due ragazzine protagoniste di questo romanzo assai adatto al tempo vacanziero? Sta dunque alla voglia e alla curiosità del lettore di rispondere a questo quesito per capire a pieno i segreti più intimi di questo racconto ad ampio respiro.
Uno dei punti di forza della narrazione è quel delicato passaggio descrittivo che ci porta per mano dalle sconfinate piantagioni brasiliane ai quartieri malfamati di Rio de Janeiro, passando per la Hollywood dell’epoca d’oro.
La scrittrice con la sua penna ben calibrata è simile a un pittore che, grazie al suo pennello benedetto dall’ispirazione, riesce a regalarci una sorta di quadro idilliaco di luoghi incantati che ci seducono, catapultandoci in un’oasi di meraviglia senza fine.
La vicenda descritta nel romanzo Come l’aria che respiri ci offre dunque le figure emblematiche di due fanciulle che si incontrano e si scontrano in un turbinio di successi e di delusioni; di solidarietà e di incomprensioni.
Ma di fronte a ogni ostacolo che la vita pone davanti al loro cammino, ogni volta le due protagoniste si riavvicinano, perché sanno benissimo di non poter vivere l’una senza l’altra: Dores e Graca diventano inconsapevolmente il manifesto universale e filosofico di quell’amicizia sana e pulita che riesce a resistere e a vincere ogni avversità, che la perfidia del destino pone dinanzi alla loro realizzazione personale.
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L’autrice ci racconta le loro esistenze in modo parallelo con uno stile scorrevole, piacevole a leggersi, e con una grande abilità descrittiva.
Frances De Pontes Peebles è nata a Recife, nel Nord-Est brasiliano. Ha studiato all’Iowa Writers’ Workshop, lo stesso istituto in cui hanno ricevuto i diplomi autori di grande fama, quali Flannery O’Connor e Raymond Carver.
Ha esordito in libreria nell’anno 2009 con il romanzo The seamstress, i suoi libri sono stati tradotti in ben dieci lingue.
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