:: Milano Bagdad – Diario di un magistrato in prima linea nella lotta al terrorismo islamico in Italia di Stefano Dambruoso, con Guido Olimpio (Mondadori 2004) a cura di Marcello Caccialanza

21 novembre 2017

Milano BagdadCome sono organizzate le cellule del terrorismo islamico operanti in Italia? Qual è la loro funzione in ambito internazionale? Dove si concentrano i militanti e quali sono i loro contatti con i paesi musulmani? Con questo libro, Stefano Dambruoso, magistrato della procura milanese in prima linea nelle indagini sul terrorismo islamico, e il giornalista Guido Olimpio, esperto di terrorismo internazionale, ci illustrano la reale entità del pericolo e in quali direzioni si stanno muovendo gli inquirenti, quali sono le persone che contano all’interno della rete di moschee e centri di aggregazione musulmana, quali le zone a più alto rischio di attentati in questi mesi. Le indagini condotte negli ultimi anni, soprattutto dopo l’11 settembre, hanno fornito un quadro inquietante. È emersa una rete di specifiche funzioni gerarchiche e parallele, dal predicatore al reclutatore, dal finanziere al capo militare, dal responsabile dell’informazione all’addetto alle relazioni fino allo shahid, l’ultimo anello della catena. Le nazionalità sono diverse e così pure l’estrazione sociale. Diverse sono anche le sigle, intrecciate talora in un groviglio non facilmente districabile, con cambi di ruolo e di alleanze e lotte di potere interne. Un crogiuolo di forze aggreganti insieme a forze disgreganti, dove l’esaltazione massima dell’individualità rappresentata dall’attentatore suicida si affianca alla volontà di riscatto della comune radice islamica. Prende corpo un asse Milano-Bagdad, composto di elementi formati in Europa e federato con i gruppi locali mediorientali, un organismo che si muove nel segno della globalizzazione utilizzando per i suoi scopi l’informatica e la neotecnologia assieme alla strumentazione bellica più primitiva e più accessibile. Sull’altro fronte c’è il lavoro investigativo delle varie procure italiane, collegate con le procure europee, che, fra mille difficoltà, hanno compiuto grandi passi avanti negli ultimi anni. Questo libro è il diario di bordo di un ufficio giudiziario impegnato giorno per giorno contro il terrorismo.

Un libro dalla stesura difficile e dal contenuto attuale, scritto con grande puntualità di nozioni ed obiettività di intento; capostipite di quella letteratura d’attualità che purtroppo non ha smesso di tenere banco anche ai giorni nostri.
Questo testo concepito a quattro mani da Stefano Dambruoso con la collaborazione di Guido Olimpio- datato 2003-2004- rappresenta a ragion veduta un primo e valido esempio di documento/studio in merito alla spinosa questione del terrorismo.
Si parte dalla presentazione a tutto tondo del radicalismo islamico, cioè una sorta di rete di supporto logistico al terrorismo di Al Qaeda, eversione allo stato puro che si trasforma in un sistema operante che uccide materialmente.
Per poi in un secondo momento sottolineare, con grande lucidità, di come la città di Milano e la Lombardia stessa siano a tutti gli effetti i luoghi più appetibili, in cui prendono forma queste tesi di morte. Infatti, nolente o volente, il faro che illumina il terrorismo islamico in Italia resta la Moschea di viale Jenner, sita nel capoluogo lombardo.
L’autore medesimo, però, per sfatare equivoci e facili generalizzazioni che potrebbero scaturire un pericoloso scontro di civiltà, si affretta ad affermare con grande chiarezza che la stragrande maggioranza dei luoghi di culto frequentati da Mussulmani non sono da ritenersi fucina di violenza e di odio.
Anche se, grazie alle sue ricerche ben ponderate e suffragate da riscontri tangibili, si è riusciti a dimostrare che dal computer di viale Jenner sono partiti prima dell’ 11 settembre importanti messaggi per l’Afghanistan, creando così un invisibile filo telematico che ha dunque unito gli estremisti presenti nel nostro Paese alle basi organizzate da Bin Laden.
In un rapporto ufficiale gli stessi Americani hanno confermato che dopo gli attacchi alle Torri Gemelle sono emerse documentazioni attendibili che hanno dimostrato senza ombra di dubbio la complicità di Viale Jenner …quale centro di reclutamento per gli stessi militanti.
Da leggere per riflettere e trarre le proprie considerazioni!

Stefano Dambruoso, esperto giuridico presso la Rappresentanza permanente italiana alle Nazioni Unite di Vienna, è stato per otto anni Sostituto Procuratore della Repubblica a Milano, dove si è occupato in particolare di inchieste sul terrorismo ultra-fondamentalista islamico.

Guido Olimpio giornalista esperto di terrorismo internazionale ha seguito sul Corriere della Sera le attività della stessa forma di terrorismo in Italia e all’estero.

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