DIETRO LA PORTA DELL'ILLUSIONE

Persone marcello Chiudi caccialanza Chiudi Iscriviti ora Accedi DI LOWE VON ADLER DIETRO LA PORTA DELL'ILLUSIONE CTL EDIZIONI LIVORNO DI LOWE VON ADLER DIETRO LA PORTA DELL'ILLUSIONE CTL EDIZIONI LIVORNO marcello caccialanzaClicca qui per vedere il profilo di marcello caccialanza marcello caccialanza Professionista nel settore Editoria Data pubblicazione: 28 feb 2020 + Segui SINOSSI DIETRO LA PORTA DELL’ ILLUSIONE è una raccolta di poesie silenziose e di racconti periferici che insieme vogliono regalare al lettore una sorta di viaggio metafisico all’interno dell’animo umano. Animo umano che appare come un labirinto tortuoso dove addentrasi diviene quasi una follia, perché qui si cela l’inganno … la fragilità umana! Fragilità che si traduce in un oblio primordiale che nella sua sfera più segreta si traduce in un canto appassionato che sfida ogni dogma convenzionale per poter finalmente anelare all’infinito. E chi può compiere dunque questo viaggio? Il poeta … una specie di burattino – veggente che si annulla nell’indecifrabilità di quel respiro compassionevole che si forgia nella forza di un vento amico, antico e fedele corteggiatore! LA BALLATA NERA Sentore di frenesia occulta gozzoviglia imperterrita al banchetto proibito: che sia festa! che si aprano le danze ! E voi corvi maledetti, con quel becco godurioso, impregnato di fresca bava, divorate pure, avidamente, le carogne insanguinate di quei due teneri amanti, incatenati, a tradimento, alla menzogna di una felicità rubata. La clessidra impazzita vomita le ore perverse di un delitto appena commesso; mentre la strega, giunta a sorpresa, rompe lo specchio, avvolta nel silenzio assurdo di quella vana magia. E intanto il tuo giovane corpo va così riempiendosi di spine, che fanno addormentare ogni pensiero di speranza. Ragnatela assurda di fitti perché si annida, tremante, negli occhi della megera, che, in preda a quella danza orgiastica, aizza la sua serpe in seno contro il primo malcapitato che le chiede un ballo! E lei, vorace e traditrice, succhia l'ultimo affanno di quell'uomo senza storia; mentre una musica afona di un tamburo, ormai stanco e logoro, distrugge la flebile speranza di quel naufrago pentito, che, dopo aver invocato dio, si vede negato l'ennesimo porto sicuro. E anche in questa inutile sera, soffocato e malinconico, vola quell’ultimo lamento di una pallida luna, che, vestita a candide nozze, abbraccia, segretamente appassionata, ciò che resta del timido battito d'ali di una farfalla notturna, ormai sul viale del tramonto. Il Viaggio dei Sensi Labirinto immaginario di piccoli passi agitati che, vestiti a lutto, volteggiano ,spauriti, in quella lunga scia di stelle sbiadite, che ti conducono, in silenziosa preghiera, nella notte del perdono. Chilometri di neri pensieri, ammutoliti nell’ovatta di un rimorso assai lontano, si stordiscono, tristi e sconfitti, contro il muro della più nera vanità, dove fata innamorata bacia gote d’alabastro di quel giovane amante, in preda ad un ultimo spasmo di passione violenta. Orme fatiscenti di un gigante buono, che piange lacrime di sangue, vanno consumandosi nel mare tempestoso di quell’addio annunciato. E nell’aria, tristemente contrita, evapora, dolcemente magia, quel profumo inebriante di malinconiche sensazioni. Ed io, invano, ti cerco nel pallore irreale di una luna bugiarda. Ma tu non ci sei! Purtroppo, ti vedo, pacatamente scemare, nel respiro assopito di una foglia silenziosa, che si sporca, a bella apposta, in quell’ultima pozzanghera di un’ignobile bugia! Titolo: Mani Miracoloso mistero di ombre cinesi, che, nella notte dei sospiri, si struggono, assai appassionate, in quel canto lirico. Fantasie perdute di gesti convulsi si immolano, beate, a quel folle turbinio di sensi irriverenti. I quali, come saltimbanchi ancora in erba, tremano, estasiati, davanti a quella pallida idea di rincorrersi l'uno con l'altro, nel luminoso fascio di un fulmine a ciel sereno. Sensuali strumenti, accordati in quei frenetici giochi d'astuzia, accompagnano i focosi amanti nel trastullo di un viaggio senza meta, nell'esplorazione incompiuta di corpi alla ribalta, che lentamente vanno scivolando in quelle sinuose lenzuola di seta bianca.

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