Alla scoperta di Giacomo Casanova insieme a Matteo Strukul
Autore: Marcello CaccialanzaLun, 30/07/2018 - 12:30
Alla scoperta di Giacomo Casanova insieme a Matteo StrukulGiacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti è un piacevole romanzo scritto da Matteo Strkul e pubblicato da Mondadori.
Matteo Strukul è nome di prestigio e di garanzia nell’ambito dei romanzi di carattere storico; già autore, infatti, di narrazioni di ampio respiro dedicate alla famiglia fiorentina dei Medici.
Giacomo Casanova. La sonata dei cuori infranti è dunque vicenda rocambolesca, a metà tra la pura e mera ricerca storiografica, il più coinvolgente thriller e il più classico e appassionato feuilleton. Insomma un gradevole miscuglio di generi ben rappresentato in una sorta di delicata e struggente commedia della vita umana dove l’attore principale dell’intera vicenda non è altro che un giovane e affascinante libertino, vestito delle sue romantiche pulsioni, che fa dell’arte amatoria necessità e virtù in piena supplenza del suo io più intimo e più segreto.
Il lettore, consumatore attento della veridicità di narrazione, è dunque piacevolmente coinvolto più che mai nel background del romanzo stesso. Si trova così come per magia trasportato in una splendida e ammiccante Venezia, seducente e misteriosa per sua stessa natura, in balia di strani giochi di potere e di improbabili incontri con personaggi realmente esistiti, come ad esempio il grande scrittore e commediografo Carlo Goldoni, simbolo nobile del Leone Alato, e il famosissimo pittore Giambattista Tiepolo.
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E che cosa bisogna dire poi del background socio- politico del tempo, in cui si snoda questa coinvolgente avventura di genere? Ci si trova catapultati nella Venezia del 1755 nel momento in cui il doge Francesco Loredan è in precarie condizioni di salute e l’indipendenza della stessa Repubblica rischia di essere compromessa dalle oscure trame dell’inquisitore, Pietro Garzoni, deciso a scalare, a ogni costo, il Consiglio dei Dieci al fine di condizionare la successione medesima del Ducato.
Pietro Garzoni nell’economia di questo romanzo non è altro che il nemico giurato di Giacomo Casanova, nobile figura veneziana e mitico personaggio, assai simpatico e appassionato, fiero avventuriero tutto di un pezzo, con una comprovata fama di affabile e seducente rubacuori. Lui è senza ombra di dubbio il capro espiatorio perfetto per tutte le folli manie del perfido inquisitore. Diventa, a detta del Garzoni, in un colpo solo, il simbolo per eccellenza di quella corruzione morale, abietta e meschina, tanto detestata da essere combattuta con ogni mezzo, senza se e senza ma. Ma cosa più pericolosa il Casanova stesso rappresenta per l’intrigante antagonista l’ostacolo più ostico ai suoi discutibili progetti di grandezza effimera.
Alla scoperta di Giacomo Casanova insieme a Matteo Strukul
Per liberarsene il malvagio inquisitore decide di calare il suo asso nella manica e quindiprende la drastica decisione di mettere alle costole del buon seduttore veneto il proprio servitore Zago. Il suo bieco e superficiale intento è quello di coglierlo in fallo, per umiliarlo, per distruggerlo moralmente e fisicamente e farlo così rinchiudere nelle patrie galere. Niente di più facile, vista la proverbiale sensibilità del libertino al fascino femminile.
Incapace di resistere fino in fondo al piacere della seduzione e della sfida amorosa, Giacomo Casanova si fa coinvolgere in una singolare tenzone di amorosi sensi. Questa particolare sfida gli viene lanciata dalla affascinante e intrigante contessa Margarethe von Steinberg. Il diabolico piano dell’austriaca nobildonna consiste in una scommessa alquanto bizzarra: il nostro Giacomo, grande tombeur de femmes, dovrà sfoderare ogni sorta di arma bianca per conquistare ed entrare nelle grazie della nobile Francesca Erizzo, erede di uno dei più potenti casati veneziani.
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A questo punto si aprono le danze, il libertino, stuzzicato sul vivo, comincia il suo sensuale affondo, un serrato corteggiamento a cui la stessa ragazza non è in grado di restare indifferente. Ma l’inghippo viene a galla: a sua volta l’infallibile Casanova si rende conto di provare stranamente un sentimento travolgente e nuovo per lui: l’amore, quello con la “A” maiuscola. L’amore unico e sincero, devoto e servile, quel sentimento che ti accompagna dolcemente nel malinconico mare dell’appartenenza reciproca.
La situazione purtroppo precipita nel momento in cui il libertino è costretto ad affrontare in duello Alvise, focoso spasimante della bella Francesca. Il ragazzo, durante la sfida, ha la peggio e perciò Giacomo viene arrestato e rinchiuso, senza pietà, nel carcere dei Piombi.
Alla scoperta di Giacomo Casanova insieme a Matteo Strukul
Francesca è disperata dell’accaduto e provata per la sorte del suo amato Giacomo. Cerca di combattere contro tutto e tutti pur di resistere alla malasorte. Ma purtroppo nessuno della sua famiglia tiene conto del suo volere e perciò senza alcuna remora viene rinchiusa in un convento. Nel frattempo dietro le sbarre il nostro eroe ha il tempo e i mezzi per ripensare all’intera faccenda. Capisce, infatti, che lui stesso è stato ingenua vittima di una ignobile macchinazione ordita dalla stessa contessa austriaca e dall’inquisitore, Pietro Garzoni, alleati insospettabili.
Riesce quindi a evadere e ad affrontare con grande nobiltà d’animo la contessa per l’inevitabile resa dei conti definitiva.
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Un libro ben concepito e ben scritto, mai noioso o pesante nella forma o nel contenuto che è sempre avvincente e coinvolgente. Appassiona e ti prende fin dalla prima pagina in una voglia folle di dipanare subito tutti quei segreti più oscuri dell’intera vicenda narrata. Ti rapisce e ti seduce, avvolgendoti in un’epoca ovattata, facendoti rivivere eventi come se tu stesso li toccassi con mano viva.
Una trama ben architettata che costruisce, con grande maestria e dovizia, un romanzo di gran classe ed eleganza. Un viaggio imperdibile tra i pittoreschi canaletti veneziani a bordo di romantiche gondole che diventano una imperdibile e toccante melodia corale delle amorose avventure dello stesso Casanova. In conclusione da dare grande merito e rilevanza alla capacità dell’autore di giocare con grande maestria con la stessa materia scrittoria da lui offerta perché ha saputo destreggiarsi in modo pregevole nel labirinto tortuoso di più generi letterari, creando un ensemble melodioso, armonico e non ridondante o confusionario. Adatto anche alle afose giornate estive trascorse –come lucertole – sotto l’ombrellone, perché un romanzo di genere non è necessariamente una lettura da confinare nelle fredde serate d’inverno, quando per partito preso si decide di relegare a tale stagione la cosiddetta lettura seria ed impegnata.
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