HEIDELBERG

se potessi raggiungerti città tra le città se potessi varcare l'alte Brucke lo farei ad occhi chiusi sicuro di giungere laddove la mia fantasia vorrebbe mi piacerebbe solo immergermi nei miei pensieri là su quella torre antica di quel maestoso castello per ritrovarmi lontano da questa spazzatura che chiamano progresso... e magari vagare in un labirinto di fragole di bosco e ritrovarsi d'incanto in una dimensione dorata dove un acceso profumo di ambra mi indichi una casa lontano lontano senza perimetri e senza confini dove regna l'armonia dove impera il buon umore... una casa lontano lontano dove tace la superbia dove muore l'ipocrisia musica di pianoforte scandisce il tempo del perdono una melodia che sa di antico veglia un bimbo che si abbandona in quel suo innocente sonno di cannella tra le braccia di una madre ancora in erba una casa lontano lontano dove se chiudo gli occhi gonfi di lacrime riscopro la magia del buon vivere e vedo quel cigno innamorato che danza quel valzer lento accarezzando quelle limpide acque di un laghetto che non c'è mentre pegaso amico d'infanzia vola con dignità in quel cielo d'inverno con la speranza di abbattere quel muro fatto di mille domande

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