Inno a Sabine

Inno a Sabine Sabine...ascolta...risuona nel vento la mia malinconia che si infrange nella disillusione di un mondo che non c'è...io canto una canzone che rompe il mio cuore... le cui note applaudono un ieri così lontano...io dipingo una donna che è svanita nel nulla del mio pensiero...più triste...io sogno una fuga che mi conduca a te... Sabine ascolta l'esile voce di un lamento antico...chi è Sabine? è il non senso di un sorriso che profuma di marmellata al limone...mentre l'impiccato chiude gli occhi alla vita...è la sconfitta di un mio gesto quando si apre una finestra ed entra un raggio di sole....è la lacrima di un angelo che si specchia nelle rughe di una donna che bestemmia contro una vita sbagliata...è la canzone stonata di un perdente che vomita quell'ultimo bicchiere...chi è Sabine? è un pensiero ancora vergine...scivola l'inchiostro su quella pergamena...meravigliosamente ti mostri nella tua luce più segreta..albero di pesco nuovamente fiorisce... immersa nell'abito tuo di rose nere entri nel cuore di quanti incontrano a sorpresa il tuo sguardo...e ne restano assopiti..rapiti da quella tua gentile beltà... i violini suonano la tua canzone...a noi strana memoria...e il cielo si scopre nuovamente stellato...quel giovane pittore amore che fugge...accarezza le tue gote d'alabastro...aquilone dono di un felice presagio vola fiero nelle piaghe di questo mio animo così confuso...c'erano tutti e tu lo sai alle nozze sacre.... il saccente ha distrutto il palazzo incantato...e tu Sabine mia ti rinchiudi nel guscio dell'umana follia...dov'è il bastone del saggio? nel pianto di Freia.... qualcuno ha rubato il nettare di Fricka....nella fertile terra della nostra Signora un gioielliere d'alto rango ha creato l'opera d'arte...incastonata tra i monti galeotti...sta la cittadella alta che veglia il tuo respiro...guarda Sabine quei due giovani amanti...hanno aperto il loro cuore alla maestosa piazza..impavida ...ferma e muta trionfa l'immagine dell'artificio...bagnato dal pianto del Werther prussiano un pallido sole sputa le sue nevrosi ...e la fontana avvolta dalla magia di uno strano incantesimo...zampilla gli ultimi istanti di una pace perduta...sventola il leone alato in cima alla disperazione....otto amanti tuoi vogliono un tuo bacio appassionato...ma quel mondo bastardo li deride come pazzi in camicia...hanno tentato invano di distruggere le tue catene..affinchè tu potessi ancora giocare libera...in quel castello di carta velina...affinchè tu potessi guarire il tuo popolo...ricevere un sorriso per donare una pugnalata e domandarsi come cretini che senso abbia nascere per sotterrare l'amore...

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