VERSO L'ANIMA

VERSO L’ANIMA Racchiusa in un corpo primitivo, anima perversa sta soffocata nell’alito di quei cattivi pensieri, che si strusciano, furibondi, nei silenzi maleodoranti di voci, venute dall’inferno. Catene pesanti, figlie di quelle maglie strette, cigolano emozioni tradite dal vento del dolce RIMEMBRARE. Sussurri strazianti di angeli violati piangono quelle ali spezzate da una turpe menzogna, mai negata per paura di affondare. Vorrei che Tu uscissi indenne da questa nostra gravosa prigionia e che ti gettasti, nel bagliore inatteso di un’ultima stella, che cavalca, libera, nella sera più intima della secreta essenza dell’umana passione. Sciogliti, per favore, come fa neve al sole! E abbracciami con tutto quel tuo ardore, che va dolcemente scemando in quel canto di nuova speranza. Scivola, spavaldo, su questo mio deserto di nostalgia cercata e spezza, con tutto il tuo vigore, queste mie dune, che lacerano quel cuore perennemente vessato da un dolore, che profuma d’ antico. Stammi vicino, ti prego, nell’oblio di queste mezze verità, che come un boia voglioso mi stringono il cappio attorno ad un collo, che già gronda di fresco sangue. Ingannami con un bacio di sentita approvazione, mentre la tua mano di velluto, sensuale e prepotente, mi rimbocca le coperte di quel sonno riparatore. Ed io, come in una favola a lieto fine, verso l’anima approdo beato, nella luce di me …

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