Dietro la porta dell’illusione: presentazione e intervista a Lowe Von Adler Anteprima dal libro di poesie "Dietro la porta dell'illusione" e cinque domande all'autore AGGIORNATO IL 13 GENNAIO 2020 DA LIBRISTAFF Dietro la porta dell’illusione: presentazione e intervista a Lowe Von AdlerDIETRO LA PORTA DELL'ILLUSIONE Edito da CTL (Livorno) nel 2019 • Pagine: 130 • Compra su Amazon DIETRO LA PORTA DELL’ ILLUSIONE è una raccolta di poesie silenziose e di racconti periferici che insieme vogliono regalare al lettore una sorta di viaggio metafisico all’interno dell’animo umano. Animo umano che appare come un labirinto tortuoso dove addentrasi diviene quasi una follia, perché qui si cela l’inganno … la fragilità umana! Fragilità che si traduce in un oblio primordiale che nella sua sfera più segreta si traduce in un canto appassionato che sfida ogni dogma convenzionale per poter finalmente anelare all’infinito. E chi può compiere dunque questo viaggio? Il poeta … una specie di burattino – veggente che si annulla nell’indecifrabilità di quel respiro compassionevole che si forgia nella forza di un vento amico, antico e fedele corteggiatore! Un estratto dal libro scelto dall autore LA BALLATA NERA Sentore di frenesia occulta gozzoviglia imperterrita al banchetto proibito: che sia festa! che si aprano le danze ! E voi corvi maledetti, con quel becco godurioso, impregnato di fresca bava, divorate pure, avidamente, le carogne insanguinate di quei due teneri amanti, incatenati, a tradimento, alla menzogna di una felicità rubata. La clessidra impazzita vomita le ore perverse di un delitto appena commesso; mentre la strega, giunta a sorpresa, rompe lo specchio, avvolta nel silenzio assurdo di quella vana magia. E intanto il tuo giovane corpo va così riempiendosi di spine, che fanno addormentare ogni pensiero di speranza. Ragnatela assurda di fitti perché si annida, tremante, negli occhi della megera, che, in preda a quella danza orgiastica, aizza la sua serpe in seno contro il primo malcapitato che le chiede un ballo! E lei, vorace e traditrice, succhia l’ultimo affanno di quell’uomo senza storia; mentre una musica afona di un tamburo, ormai stanco e logoro, distrugge la flebile speranza di quel naufrago pentito, che, dopo aver invocato dio, si vede negato l’ennesimo porto sicuro. E anche in questa inutile sera, soffocato e malinconico, vola quell’ultimo lamento di una pallida luna, che, vestita a candide nozze, abbraccia, segretamente appassionata, ciò che resta del timido battito d’ali di una farfalla notturna, ormai sul viale del tramonto. Il Viaggio dei Sensi Labirinto immaginario di piccoli passi agitati che, vestiti a lutto, volteggiano ,spauriti, in quella lunga scia di stelle sbiadite, che ti conducono, in silenziosa preghiera, nella notte del perdono. Chilometri di neri pensieri, ammutoliti nell’ovatta di un rimorso assai lontano, si stordiscono, tristi e sconfitti, contro il muro della più nera vanità, dove fata innamorata bacia gote d’alabastro di quel giovane amante, in preda ad un ultimo spasmo di passione violenta. Orme fatiscenti di un gigante buono, che piange lacrime di sangue, vanno consumandosi nel mare tempestoso di quell’addio annunciato. E nell’aria, tristemente contrita, evapora, dolcemente magia, quel profumo inebriante di malinconiche sensazioni. Ed io, invano, ti cerco nel pallore irreale di una luna bugiarda. Ma tu non ci sei! Purtroppo, ti vedo, pacatamente scemare, nel respiro assopito di una foglia silenziosa, che si sporca, a bella apposta, in quell’ultima pozzanghera di un’ignobile bugia! Titolo: Mani Miracoloso mistero di ombre cinesi, che, nella notte dei sospiri, si struggono, assai appassionate, in quel canto lirico. Fantasie perdute di gesti convulsi si immolano, beate, a quel folle turbinio di sensi irriverenti. I quali, come saltimbanchi ancora in erba, tremano, estasiati, davanti a quella pallida idea di rincorrersi l’uno con l’altro, nel luminoso fascio di un fulmine a ciel sereno. Sensuali strumenti, accordati in quei frenetici giochi d’astuzia, accompagnano i focosi amanti nel trastullo di un viaggio senza meta, nell’esplorazione incompiuta di corpi alla ribalta, che lentamente vanno scivolando in quelle sinuose lenzuola di seta bianca. CALORE AFRICANO Zampilli di eternità di un fuoco irreale si spandono in terra sconfinata; per poi gentilmente confondersi, assopiti, negli spasmi ancestrali di due giovani corpi estranei, che profumano di savana. Anime vagabonde, in meravigliosa fuga di attimi senza respiro, evaporano silenziose nella più assurda consapevolezza di una melodia infinita. E all’improvviso, in un battito di ciglia, si riscoprono unite, nella parte più alta dello stesso cielo. GRAFFIANTE DESIDERIO Calarsi, volutamente silenziosi, in quel soffocante grido di pelle stesa al sole, dove tu stesso, piccolo ingranaggio di quel segreto primordiale, vorresti, incautamente esplorare, col senno di poi, nella consapevolezza più frivola del tuo essere semplicemente umano, quel desiderio folle di sentirti finalmente fuoco nel fuoco. Voglia irrefrenabile di esistere! Fotografia Fotogramma innocente di un ieri di stupore, imbalsamato nella cornice d’argento di un momento inafferrabile. Desiderio insaziabile di tuffarsi, a muso duro, negli occhi divertiti di una fresca risata, che si scioglie nel candore infantile di un grembiule immacolato, abbellito a sorpresa da quel fiocco azzurro di ricordi di velluto. LA DANZA DEL FUOCO Come tela ancora intonsa ed accarezzata da mano ispirata; io mi accendo, tremante, nel calore del tuo amore, che si infiamma nel mio cuore: dolce esplosione di te! VOGLIA DI INFINITO Calarsi, ingenuamente, in un fragile inganno di una fattucchiera nuda, che si cela in quel bosco fiorito. Precipitare, vertiginosamente, nel respiro contorto di un ultimo demone; mentre il tuo animo ribelle, come foglia cullata dal vento, si dimena smarrito nella valle dell’oblio, gettandosi, a cuor leggero, nel pozzo immaginario di quelle fragili illusioni, di un amore perduto, di un amore lontano. Il buio si veste invano di una luce eterea, mentre la farfalla ha rotto l’indugio: spezza il suo bozzolo, si sgretolano le sue segrete. Finalmente quella candela illumina, a sacre nozze, quel bacio lungo un giorno; mentre due giovani amanti consumano, a tradimento, l’ombra furtiva di quei passi, ancora vergini e confusi, che vanno dolcemente scemando tra le fragorose urla di una folla in delirio. TI CERCO Ti cerco nella magia di uno sguardo languido, che si smarrisce nell’orizzonte ameno di quell’ultima cavalcata di un pegaso alla gogna. Ti bramo nell’eco silenzioso di un domani nato stanco, che mi spinge, ad occhi chiusi, nelle sicure fauci di quel vortice di desiderio incontrollato. Gioco di sguardi, poesia di gesti, che si intersecano veemente in quello snodo di corpi appassionati, che si risvegliano increduli tra le materne braccia di uno spirito beffardo, il quale anela dolcemente alle strazianti lacrime di un infinito, assai lontano. Intervista allo scrittore Come è nata l’idea di questo libro? La voglia improvvisa, leggendo alcune tra le mie numerose produzioni, di condividere quella mia strana sensazione di essere sull’uscio di una porta che guarda su di un immenso campo di girasoli e aver voglia di correre scalzo nel vento delle illusioni. Quanto è stato difficile portarlo a termine? Quando il foglio non è più intonso… la difficoltà svanisce in un battito d’ala. Quali sono i tuoi autori di riferimento? Jacques Prevert, Saba e sicuramente Ungaretti. Dove vivi e dove hai vissuto in passato? Attualmente vivo nella provincia cremonese dove ho sempre vissuto. Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro? Promuovere mio romanzo L’ultimo Cavaliere senza Macchia e scrivere un romanzo a quattro mani. LEGGI La carne di Adamo: presentazione e intervista a Luca Lazzaro

Commenti